15 luglio - cena e live music - I venerdì live del Calamare: Buscadero
Golose tentazioni di mare nel nuovo Ristorante del Fantini Club
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Un nome insolito e fresco che evoca spiagge incontaminate e fondali azzurri. È Calamare, il nuovo ristorante del Fantini Club dedicato ai sapori marittimi più autentici. Qui, circondati da palme e ulivi e in un’atmosfera ricca di charme, potrai gustare il meglio della cucina ittica mediterranea: piatti freschissimi di pesce, rivisitazioni gourmet e specialità della nobile tradizione marinara italiana.
Calamare ti aspetta per suggestive cene sulla spiaggia, Venerdì 15 luglio, con il live dei Buscardero
Per info e prenotazioni:
calamare@fantiniclub.com
+39 0544.956519
''I Buscadero sono nati cosi per gioco, sotto il segno del divertimento. Interpretavamo il repertorio degli anni ’60 alle cene tra amici, Franco Magnanini suonava la chitarra, io e Dario Galloni cantavamo i successi dei Nomadi, dei Giganti, dell’Equipe 84 '' racconta Giorgio Guidetti. Era il 1983 quando cominciarono ad essere invitati a suonare alle feste private. Il gruppo venne poi allargato con il batterista Luigi Garuti e il sassofonista Andrea Gandolfi, conosciuto una sera da Franco, e un anno dopo la formazione era pronta, mentre la passione per la musica rimaneva l’elemento chiave della band, al di là di ogni competenza tecnica. Il nome Buscadero fu suggerito da Giorgio, che si ispirò al film con Steve McQueen “L’ultimo Buscadero”. Il contributo significativo, il “salto di qualità”, lo innescò però Andrea, proveniente dalla prima formazione dei Ladri di Biciclette, che egli abbandonò per dedicarsi a un progetto musicale meno impegnativo: “I Ladri volevano fare sul serio, ma io non volevo essere musicista di professione. Con i Buscadero ci si divertiva sempre e decisi di andare con loro.” Il gruppo cominciò così un nuovo percorso, che li portò ad ampliare ancora la band con nuovi componenti – sezione fiati, basso, batteria, due chitarre, due voci soliste - e dalle feste in cui si suonavano cover di Joe Cocker, Blues Brothers e R’n’R anni ’60, passò a dedicarsi alla stesura di canzoni proprie. Andrea, bravo a comporre e scrivere, divenne il punto di riferimento e fu spinto a trarre una canzone dal racconto che all’epoca, 1989, aveva scritto per un concorso letterario di Repubblica: nacque così “Il blues del piccione” che, complice il look alla Blues Brothers, si rivelò la carta vincente alle selezioni di Parma per il “Gran Premio” (superando anche Ligabue, allora già piuttosto noto), sorta di talent show di Rai 1 condotto da Pippo Baudo che fu all’epoca trampolino di lancio per diversi artisti poi divenuti celebri. L’avventura televisiva, lunga diversi mesi, pur non concludendosi con una vittoria, fu vissuta con spirito giocoso e si rivelò un successo sorprendente per la band, suscitando parecchio entusiasmo attorno a sé tanto da attirare le attenzioni delle case discografiche. “Andammo in onda nell’anteprima del programma e ci fecero tutti i complimenti. Già da come ci presentavamo sul palco della Dear, con un look anni ’70, avevamo capito di aver bucato il video”, ricorda Franco. Contattati da Poligram e Cgd furono spinti a produrre nuovi inediti, poiché il solo “blues del piccione” non bastava a un contratto discografico. Nel frattempo il successo a “Gran Premio” li aveva catapultati in una realtà musicale più professionale. Suonarono alle Festa dell’Unità, pub, discoteche, persino in alcuni tra i locali più importanti di Roma, come Il Classico e il Saint Louis. L’aver trovato un’identità musicale fatta di rhythm and blues, funky e autoironia li spingeva a credere sempre di più nel progetto Buscadero. il gruppo si sciolse alla fine del 1991 per motivi ancora sconosciuti. Nel 2000 i Buscadero si sono ritrovati per una reunion, e da allora hanno ricominciato a suonare periodicamente soprattutto in occasione di eventi a scopo benefico.
Ancora oggi i Buscadero sono formati da 7/10 della band originale degli anni 90 Alla batteria Paolo Lodi, ai bassi Carlo Gabbi e Roberto ''Bado'' Valentini, alle chitarre: Frankie ''Churchands'' Magnanini e Luca ''Dema'' De Maria, alle tastiere Alfonso De Prisco al sax tenore Andrea Gandolfi, e Paolo Iotti, alla tromba Enrico Guastalla, al trombone: Max ''Malone''Artioli, alla voce Giorgio ''Big Joe Maloox'' Guidetti.